Il documento “Avviso STEP – Regione Puglia” disciplina un nuovo strumento di sostegno per imprese pugliesi, connesso alla piattaforma europea STEP (Strategic Technologies for Europe Platform).
Premesse
La Regione Puglia aderisce alla piattaforma STEP per potenziare la politica industriale e la competitività del sistema produttivo, favorendo innovazione, sostenibilità e autonomia tecnologica.
L’avviso si fonda sul Programma Regionale FESR-FSE+ 2021-2027, sulla Strategia S3 “Smart Puglia 2030” e sul Regolamento UE 2024/795 che istituisce STEP.
La gestione è affidata a Puglia Sviluppo S.p.A., organismo intermedio.
Art. 1 – Finalità
L’obiettivo è sostenere investimenti produttivi, ricerca, sviluppo e innovazione di grandi imprese e PMI, per ridurre la dipendenza strategica da Paesi terzi e rafforzare le catene del valore.
Settori prioritari:
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tecnologie digitali e deep tech,
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biotecnologie,
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tecnologie pulite e a zero emissioni.
Art. 2 – Definizioni
Le definizioni operative (es. PMI, grande impresa, TRL, investimento produttivo, ecc.) sono contenute in un glossario allegato.
Art. 3 – Operatività e risorse
Dotazione finanziaria complessiva: 471,5 milioni di euro, di cui:
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342,8 mln per tecnologie STEP,
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128,7 mln per tecnologie pulite.
Sono previsti anche interventi per la formazione e lo sviluppo delle competenze.
Art. 4 – Beneficiari
Possono partecipare:
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grandi imprese, medie, piccole e micro imprese,
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start-up e imprese innovative con TRL ≥ 5,
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imprese controllate da soggetti con solidità comprovata.
Sono ammessi anche programmi con più imprese.
Art. 5 – Settori ammessi
Tre macro-settori:
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Tecnologie digitali/deep tech (IA, quantistica, robotica, ecc.);
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Biotecnologie;
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Clean Tech (energie rinnovabili, economia circolare, riduzione emissioni).
Sono escluse attività legate a combustibili fossili, tabacco, nucleare, agricoltura primaria, ecc.
Art. 6 – Localizzazione
Gli investimenti devono essere in Puglia.
È vietata la delocalizzazione entro 5 anni (3 per PMI).
Le imprese devono mantenere o incrementare l’occupazione, con attenzione a quella femminile.
Art. 7 – Progetti ammissibili
Sono ammissibili:
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progetti di R&S con TRL 5–9;
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investimenti produttivi collegati a tecnologie critiche;
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programmi di formazione e consulenze.
Devono contribuire alle catene del valore europee e rispettare il principio DNSH (nessun danno significativo all’ambiente).
Art. 8 – Entità delle spese
Importo minimo:
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3 mln € (grandi imprese),
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1 mln € (PMI/start-up).
Massimi: 110 mln € per grandi, 50 mln € per medie, 40 mln € per piccole, 20 mln € per start-up.
R&S: max 10 mln € (grandi) o 5 mln € (PMI).
Formazione: max 4 mln € (grandi) o 2 mln € (PMI).
Art. 9 – Intensità delle agevolazioni
Contributi a fondo perduto:
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45% grandi, 55% medie, 65% piccole imprese;
+5% di premialità in casi specifici.
R&S: fino all’80% dei costi ammissibili in base alle collaborazioni.
Formazione: fino al 70% per piccole imprese.
Datacenter: agevolazione ridotta al 50%, con riserva di 100 mln €.
Art. 10 – Spese ammissibili
Ammesse spese per:
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suolo, opere murarie, impianti, macchinari nuovi, software, brevetti, know-how;
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personale, ricerca, consulenze, formazione.
Obbligo di cofinanziamento minimo del 25% con risorse proprie.
Durata vincolo beni: 5 anni (3 per PMI).
Art. 11 – Spese non ammissibili
Escluse spese di sostituzione, notarili, imposte, macchinari usati, spese in contanti, scorte, consulenze per la domanda, IVA recuperabile, ecc.
Art. 12 – Presentazione delle domande
Domanda solo online sulla piattaforma SMART.
Procedura “a sportello” fino a esaurimento fondi.
Due fasi:
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Accesso e valutazione preliminare,
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Presentazione progetto definitivo (entro 60 giorni).
Art. 13 – Progetto definitivo
Verifica della coerenza tecnica, economica e finanziaria.
Devono essere presentate anche le fonti di copertura finanziaria e autorizzazioni.
Art. 14 – Concessione e attuazione
L’approvazione è formalizzata con atto dirigenziale e la stipula del Disciplinare STEP che definisce obblighi e modalità di erogazione del contributo.
Art. 15 – Monitoraggio
Regione e Puglia Sviluppo effettuano controlli durante e dopo la realizzazione.
Le imprese devono mantenere dati e documentazione per 5 anni e rendicontare i risultati.
Capo V – Realizzazione e modifiche
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Durata progetto: stabilita nel disciplinare.
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Cumulo con altri aiuti ammesso solo entro i limiti UE.
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Clausola sociale contro il lavoro irregolare.
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Previste revoche per violazioni o mancata realizzazione.
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Possibili variazioni con autorizzazione regionale.
Capo VI – Disposizioni finali
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Indicazione del responsabile del procedimento.
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Obblighi di pubblicità e tutela dei dati personali.
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Applicazione delle norme anticorruzione.
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Contatti e riferimenti informativi indicati in chiusura.
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