Con Determinazione del Dirigente della Sezione Tutela e Valorizzazione dei Patrimoni Culturali n. 288 del 28/10/2025, è stato approvato l’Avviso pubblico per la selezione di proposte progettuali finalizzate al restauro e valorizzazione del patrimonio culturale di Enti Ecclesiastici, nell’ambito dell’Accordo per la Coesione 2021–2027 (Linea 06.01 “Patrimonio e Paesaggio”).
1. Premesse e riferimenti normativi
Richiama le leggi europee, nazionali e regionali che regolano la programmazione 2021–2027, la tutela dei beni culturali, la sostenibilità ambientale e il principio del “non arrecare danno significativo” (DNSH).
Vengono citati il Regolamento UE 2021/1060, il D.Lgs. 42/2004 (Codice dei Beni Culturali), il D.Lgs. 36/2023 (Codice dei Contratti Pubblici) e vari atti della Giunta Regionale.
2. Obiettivi dell’avviso
L’avviso intende finanziare interventi per restauro, rifunzionalizzazione e valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico, materiale e immateriale, per rafforzare la fruizione culturale, l’attrattività turistica e la coesione sociale.
3. Beneficiari
Possono partecipare Enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, che abbiano la piena disponibilità del bene oggetto di intervento per almeno cinque anni dopo la conclusione dei lavori.
4. Tipologie di intervento ammissibili
a) Restauro e risanamento conservativo
b) Rifunzionalizzazione di spazi culturali
c) Miglioramento dell’accessibilità e abbattimento barriere architettoniche
d) Creazione di “Officine di Storia e Arte”
e) Nuovi allestimenti con tecnologie interattive (es. realtà aumentata, ologrammi, metaverso)
f) Re-design dei servizi e produzione di contenuti digitali innovativi
5. Requisiti e documentazione
Ogni proposta deve essere corredata da:
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progetto tecnico (da preliminare a esecutivo);
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piano di gestione economico-finanziaria;
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documentazione di conformità normativa e ambientale (inclusa la valutazione DNSH).
6. Procedura di presentazione
Le domande si presentano tramite piattaforma digitale, seguendo le scadenze indicate. Sono richiesti allegati specifici (scheda tecnica, piano di gestione, documenti catastali, ecc.).
7. Valutazione delle proposte
Si articola in tre fasi:
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Ammissibilità formale: verifica della completezza e correttezza della domanda.
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Ammissibilità sostanziale: coerenza con la strategia regionale e le norme su beni culturali e accessibilità.
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Valutazione sostanziale: attribuzione di punteggi su criteri come qualità progettuale, integrazione territoriale, innovazione tecnologica, impatto turistico e inclusione sociale.
Soglia minima di ammissibilità: 36/60 punti.
8. Finanziamento
I contributi sono a fondo perduto e coprono spese per lavori, forniture, servizi, progettazione e comunicazione. È vietato il doppio finanziamento.
L’erogazione avviene per stati di avanzamento e previa rendicontazione.
9. Obblighi del beneficiario
Il soggetto ammesso deve rispettare:
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il cronoprogramma approvato;
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gli obblighi di pubblicità e visibilità del finanziamento;
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il mantenimento della destinazione d’uso del bene per almeno 5 anni.
10. Revoca e rinuncia
La Regione può revocare il contributo in caso di violazioni, ritardi o modifiche sostanziali del progetto.
Il beneficiario può rinunciare comunicando formalmente la decisione via PEC.
11. Disposizioni finali
L’Avviso è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia e sul sito istituzionale.
Responsabile del procedimento: Dott.ssa Giorgia Battista, Sezione Tutela e Valorizzazione dei Patrimoni Culturali.
12. Allegati principali
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Allegato A: Griglia di valutazione e criteri di punteggio
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Allegato A2: Scheda tecnica di intervento e anagrafica del bene culturale
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Allegato A3: Verifica climatica e valutazione DNSH (principio “Do No Significant Harm”)



