1. Conto Termico 3.0 – cos’è

  • È un meccanismo di incentivo gestito dal GSE.

  • Finanzia interventi di piccole dimensioni per:

    • efficienza energetica;

    • produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

  • Riguarda edifici esistenti.


2. Soggetti che possono accedere

  • Pubbliche Amministrazioni (Comuni, scuole, ospedali, ecc.).

  • Privati (persone fisiche).

  • Imprese.

  • Enti del Terzo Settore (ETS):

    • non economici → assimilati alla PA;

    • economici → assimilati alle imprese.

  • Comunità Energetiche e autoconsumo.

  • ESCo, come Soggetto Responsabile.


3. Soggetto Ammesso vs Soggetto Responsabile

  • Soggetto Ammesso: chi ha la disponibilità dell’edificio.

  • Soggetto Responsabile:

    • sostiene le spese;

    • presenta la domanda al GSE;

    • riceve l’incentivo;

    • può essere:

      • il soggetto ammesso stesso;

      • una ESCo;

      • un soggetto in PPP;

      • una CER.


4. ESCo (Energy Service Company)

  • È una società che vende risultati energetici, non solo lavori.

  • Si assume il rischio di prestazione.

  • Guadagna in funzione dei risparmi ottenuti.

  • Deve essere certificata UNI CEI 11352.

  • Opera tramite:

    • Contratto EPC (prestazione energetica);

    • o Contratto di Servizio Energia.


5. Quando conviene usare una ESCo

  • Quando non si vuole anticipare l’investimento.

  • Quando l’intervento è complesso.

  • Quando si vogliono risultati garantiti.

  • Per PA, ETS e PMI.

  • Per massimizzare gli incentivi riducendo errori.


6. Differenza ESCo vs impresa tradizionale

  • ESCo:

    • vende risparmi garantiti;

    • rischio a suo carico;

    • pagamento legato ai risultati.

  • Impresa tradizionale:

    • vende lavori;

    • nessuna garanzia sui consumi;

    • rischio a carico del cliente.


7. Contratto EPC – come funziona

  1. Diagnosi energetica.

  2. Definizione della baseline (consumi di riferimento).

  3. Proposta tecnica ed economica.

  4. Firma del contratto EPC.

  5. Finanziamento (spesso anticipato dalla ESCo).

  6. Realizzazione degli interventi.

  7. Collaudo.

  8. Misura e verifica dei risparmi.

  9. Pagamento legato ai risparmi.

  10. Fine contratto → benefici al cliente.


8. Clausole critiche da controllare in un EPC

  • Baseline dei consumi.

  • Risparmio garantito (non stimato).

  • Metodo di misura e verifica (M&V).

  • Durata del contratto.

  • Ripartizione dei rischi.

  • Pagamenti legati ai risultati.

  • Gestione degli incentivi.

  • Manutenzione inclusa.

  • Proprietà finale degli impianti.

  • Penali automatiche.

  • Regole in caso di cambio d’uso edificio.

  • Accesso ai dati di consumo.


9. Edifici NZEB (Nearly Zero Energy Building)

  • Edifici a energia quasi zero.

  • Consumano pochissima energia.

  • Usano fonti rinnovabili per la maggior parte dei fabbisogni.

  • Caratteristiche:

    • involucro molto isolato;

    • impianti efficienti;

    • rinnovabili;

    • automazione.

  • La trasformazione in NZEB è incentivata.


10. Chiusure trasparenti

  • Elementi che lasciano passare la luce e delimitano il volume climatizzato:

    • finestre;

    • porte-finestre;

    • vetrate;

    • lucernari.

  • Sono incentivabili se:

    • migliorano la prestazione energetica;

    • rispettano i limiti di trasmittanza.


11. Interventi incentivabili (in sintesi)

Efficienza energetica (Titolo II)

  • Isolamento termico.

  • Chiusure trasparenti.

  • Schermature solari.

  • Trasformazione in NZEB.

  • Illuminazione efficiente.

  • Building automation.

  • Ricarica veicoli elettrici (con PDC).

  • Fotovoltaico (con PDC).

Fonti rinnovabili (Titolo III)

  • Pompe di calore.

  • Sistemi ibridi.

  • Biomassa.

  • Solare termico.

  • Scaldacqua a pompa di calore.

  • Teleriscaldamento efficiente.

  • Microcogenerazione.


12. Intensità degli incentivi

  • Fino al 65% per privati e imprese.

  • Fino al 100% per:

    • PA;

    • scuole e ospedali;

    • Comuni ≤ 15.000 abitanti;

    • ETS non economici.

  • +10% se si usano componenti prodotti nell’UE.


13. Modalità di accesso

  • Accesso diretto.

  • Accesso a prenotazione (soprattutto per PA).

  • Domande tramite Portaltermico GSE.

  • Controlli e verifiche obbligatorie.


In sintesi finale

Il Conto Termico 3.0:

  • incentiva interventi energetici concreti e rapidi;

  • favorisce PA, ETS e piccoli Comuni;

  • premia qualità, prestazioni e risultati;

  • trova nella ESCo e nell’EPC lo strumento ideale per ridurre rischi e anticipi.


 

Contesto generale

  • Gli allegati fanno parte del Decreto Ministeriale 7 agosto 2025 sul Conto Termico.

  • Servono a:

    • chiarire definizioni tecniche;

    • indicare modelli e modulistica;

    • stabilire soggetti ammessi, percentuali di incentivo e modalità di accesso;

    • disciplinare la maggiorazione degli incentivi per componenti prodotti nell’Unione Europea.


1. Allegato 1 – Ulteriori definizioni

Contiene 60 definizioni tecniche ufficiali, tra cui:

 

Edifici e involucro

  • Edificio, unità immobiliare, corpo fabbrica, ristrutturazione rilevante

  • Isolamento termico, trasmittanza termica

  • Chiusure trasparenti, pareti e coperture ventilate

 

Impianti e tecnologie

  • Impianti di climatizzazione invernale

  • Caldaie a condensazione e a biomassa

  • Pompe di calore (elettriche, a gas, geotermiche)

  • Solare termico, solare a concentrazione, solar cooling

  • Sistemi di illuminazione e lampade LED

  • Sistemi di building automation

 

Energia

  • Energie rinnovabili (solare, eolica, biomassa, geotermica, ecc.)

  • Energia aerotermica, idrotermica e geotermica

  • Gradi-giorno e zone climatiche

 

Soggetti e strumenti

  • ESCo, contratti EPC e servizio energia

  • Diagnosi energetica

  • Portaltermico (portale GSE per il Conto Termico)

Questo allegato serve come base terminologica vincolante per tutto il decreto.


2. Allegato 2 – Elenco modelli

Elenca 18 modelli ufficiali, tra cui:

  • Domanda di incentivo (accesso diretto o a prenotazione)

  • Diagnosi energetica (richiesta contributo anticipato)

  • Asseverazioni e dichiarazioni di spesa

  • Mandato irrevocabile all’incasso

  • Delega, rinuncia, autorizzazione del proprietario

  • Dichiarazioni per biomassa, PPP, ETS, responsabilità solidale

Sono i modelli obbligatori da usare sul Portaltermico.


3. Allegato 3 – Soggetti ammessi, intensità incentivi e accesso

Definisce chi può accedere, per quali edifici, con quali percentuali.

 

Soggetti ammessi

  • Pubbliche Amministrazioni

  • Comuni (con particolare favore per quelli ≤ 15.000 abitanti)

  • Enti del Terzo Settore (economici e non economici)

  • Privati (persone fisiche, imprese, aziende agricole)

  • ESCo

  • Comunità energetiche e configurazioni di autoconsumo

  • Soggetti in PPP (partenariato pubblico-privato)

 

Tipologie di immobili

  • Residenziale

  • Terziario

  • Scuole e ospedali

  • Edifici di proprietà comunale utilizzati per finalità pubblico-sociali

 

Modalità di accesso

  • Accesso diretto (AD)

  • Accesso a prenotazione (AP) in casi specifici

  • Valutazione preliminare per imprese

 

Percentuali massime di incentivo

  • 65%: regola generale

  • 100%: scuole, ospedali, piccoli Comuni (≤ 15.000 abitanti), immobili con funzione pubblico-sociale

È l’allegato chiave per capire quanto incentivo si può ottenere e chi può chiederlo.


4. Allegato 4 – Maggiorazione per componenti prodotti nell’UE

Introduce una premialità del +10% sull’incentivo.

Quando si applica

  • Solo per specifici interventi (art. 5, comma 1, lettere a–f), tra cui:

    • isolamento termico;

    • infissi e schermature solari;

    • edifici NZEB;

    • illuminazione efficiente;

    • building automation.

 

Requisiti principali

  • Componenti prodotti nell’UE o SEE (Islanda, Liechtenstein, Norvegia).

  • Origine dimostrata tramite:

    • certificato di origine non preferenziale, oppure

    • Informazione Vincolante di Origine (IVO).

  • Marcatura CE obbligatoria.

  • Azienda produttrice con certificazione ISO 9001.

Periodo transitorio (fino al 31/12/2026)

  • Per prodotti di origine italiana è ammessa la DSAN (dichiarazione sostitutiva).

 

Componenti rilevanti

  • Sono elencati per ciascun intervento (tabelle 1–5).

  • Se anche un solo componente principale non rispetta i requisiti → niente maggiorazione.

  • Se manca la marcatura CE → niente incentivo.

Allegato fondamentale per chi vuole massimizzare il contributo.


5. Allegati A e B

  • Allegato A: richiesta di inclusione dei componenti nel catalogo UE del GSE.

  • Allegato B: modello DSAN per attestare l’origine UE nel periodo transitorio.


6. In sintesi finale

  • Il decreto disciplina Conto Termico, incentivi e premialità UE.

  • Chiarisce definizioni tecniche, procedure, beneficiari e percentuali.

  • Favorisce fortemente:

    • PA, scuole, ospedali e piccoli Comuni;

    • uso di tecnologie efficienti e rinnovabili;

    • componenti prodotti nell’Unione Europea.


 

 

1. Cos’è il Conto Termico per i privati

  • È un incentivo economico del GSE.

  • Serve a ridurre il costo degli interventi energetici sulla prima o seconda casa.

  • Vale solo per edifici esistenti (non nuove costruzioni).


2. Chi può accedere

  • Persone fisiche proprietarie o detentrici dell’immobile:

    • proprietario;

    • usufruttuario;

    • inquilino (con consenso del proprietario).

  • Condizione fondamentale:

    • l’edificio deve avere impianto di riscaldamento esistente (salvo alcuni casi specifici).


3. Interventi incentivabili per i privati

Impianti (i più convenienti)

  • Pompe di calore (aria-acqua, aria-aria, geotermiche).

  • Scaldacqua a pompa di calore.

  • Caldaie e stufe a biomassa (pellet, legna).

  • Sistemi ibridi (pompa di calore + caldaia).

  • Solare termico.

Sono quelli con rimborso più alto e rapido.


Involucro edilizio

  • Isolamento termico (cappotto, tetto).

  • Sostituzione di finestre e porte-finestre (chiusure trasparenti).

  • Schermature solari.


Interventi avanzati

  • Trasformazione dell’edificio in NZEB (energia quasi zero).

  • Building automation (termostati, controllo remoto).


4. Quanto si può ottenere

  • Fino al 65% della spesa ammessa.

  • L’incentivo:

    • arriva direttamente sul conto corrente;

    • in 1 rata (se ≤ 5.000 €);

    • in 2–5 rate annuali per importi più alti.


5. Bonus +10% UE

  • +10% sull’incentivo se:

    • i componenti principali sono prodotti nell’Unione Europea;

    • hanno marcatura CE;

    • rispettano i requisiti del GSE.


6. Come si accede (passaggi pratici)

  1. Esegui i lavori.

  2. Paga con bonifico parlante o strumenti tracciabili.

  3. Entro 60 giorni dalla fine lavori:

    • presenti la domanda sul Portaltermico GSE.

  4. Il GSE verifica e liquida l’incentivo.


7. ESCo: serve davvero al privato?

  • Di solito NO, se:

    • l’intervento è piccolo (es. solo pompa di calore);

    • hai liquidità.

  • Può convenire, se:

    • fai interventi complessi;

    • non vuoi anticipare i costi;

    • vuoi risultati garantiti (EPC).


8. Cosa NON finanzia

  • Nuove costruzioni.

  • Semplice manutenzione ordinaria.

  • Impianti senza miglioramento energetico.

  • Fotovoltaico da solo (vale solo se abbinato a PDC).


9. Errori da evitare

Superare i 60 giorni per la domanda.
Documentazione incompleta.
Prodotti non conformi ai requisiti.
Pagamenti non tracciabili.


In una frase

Per un privato il Conto Termico 3.0 è uno sconto diretto e veloce per cambiare impianti o migliorare l’efficienza di casa, senza detrazioni fiscali.


 

 

1. Cos’è il Conto Termico per le imprese

  • È un incentivo diretto in denaro erogato dal GSE.

  • Serve a ridurre i costi degli interventi di:

    • efficienza energetica;

    • produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

  • Vale solo per edifici esistenti utilizzati dall’impresa.


2. Chi può accedere

  • Imprese di qualsiasi dimensione:

    • ditte individuali;

    • PMI;

    • grandi imprese.

  • Anche:

    • aziende agricole;

    • imprese in locazione (con consenso del proprietario).

  • L’edificio deve avere:

    • impianto di climatizzazione esistente (nella maggior parte dei casi).


3. Interventi incentivabili per le imprese

Impianti (più convenienti)

  • Pompe di calore (aria-acqua, aria-aria, geotermiche).

  • Sistemi ibridi (PDC + caldaia).

  • Caldaie e generatori a biomassa.

  • Solare termico.

  • Scaldacqua a pompa di calore.

  • Microcogenerazione ad alta efficienza.

  • Allaccio a teleriscaldamento efficiente.


Efficienza dell’edificio

  • Isolamento termico (pareti, coperture).

  • Sostituzione chiusure trasparenti (finestre, vetrate).

  • Schermature solari.


Interventi avanzati

  • Trasformazione in edificio NZEB.

  • Building automation (controllo e monitoraggio).

  • Illuminazione efficiente (solo in alcuni casi specifici).

  • Ricarica veicoli elettrici (se abbinata a PDC).


4. Quanto incentiva

  • Fino al 65% delle spese ammissibili.

  • Incentivo erogato:

    • in 1 rata (se importo ≤ 5.000 €);

    • oppure in 2–5 rate annuali.

  • Possibile +10% se si usano componenti prodotti nell’UE.


5. Modalità di accesso

  • Accesso diretto (la più comune per le imprese).

  • Valutazione preliminare (opzionale, utile per investimenti rilevanti).

  • Domanda sul Portaltermico GSE entro 60 giorni dalla fine lavori.


6. ESCo e imprese

  • Conviene usare una ESCo se:

    • l’investimento è elevato;

    • non vuoi anticipare capitali;

    • vuoi risparmi garantiti.

  • La ESCo può:

    • anticipare i costi;

    • gestire incentivi;

    • operare tramite contratto EPC.


7. Conto Termico vs detrazioni fiscali (per imprese)

  • Il Conto Termico:

    • è più rapido;

    • non dipende dalla capienza fiscale;

    • dà liquidità immediata.

  • Le detrazioni:

    • si recuperano in più anni;

    • dipendono dal reddito imponibile;

    • spesso rendono meno per le imprese.

Per molte imprese, il Conto Termico è più vantaggioso.


8. Cosa NON è ammesso

  • Nuove costruzioni.

  • Interventi senza miglioramento energetico.

  • Manutenzione ordinaria.

  • Fotovoltaico da solo (ammesso solo se collegato a PDC).


9. Errori comuni da evitare

Presentare la domanda oltre i 60 giorni.
Scegliere tecnologie non conformi.
Pagamenti non tracciabili.
Documentazione tecnica incompleta.


In una frase

Per un’impresa, il Conto Termico 3.0 è uno strumento rapido e concreto per abbattere i costi energetici e modernizzare edifici e impianti con rientro immediato dell’investimento.

 

 


 

 

1. Cos’è il Conto Termico per la PA

  • È un incentivo diretto in denaro gestito dal GSE.

  • Serve a finanziare interventi di:

    • efficienza energetica;

    • fonti rinnovabili termiche.

  • Si applica solo a edifici pubblici esistenti.


2. Chi rientra nella PA

  • Amministrazioni centrali e locali.

  • Comuni, Province, Regioni.

  • Scuole, università, ospedali.

  • Enti pubblici non economici.

  • ETS non economici (assimilati alla PA).

  • Immobili destinati a servizi pubblico-sociali.


3. Vantaggio principale per la PA

  • Incentivo fino al 100% della spesa ammissibile per:

    • scuole;

    • ospedali;

    • Comuni ≤ 15.000 abitanti;

    • edifici con funzione pubblico-sociale.

  • Pagamento diretto e rapido, senza passare da detrazioni fiscali.


4. Interventi incentivabili per la PA

Impianti

  • Pompe di calore (tutte le tipologie).

  • Sistemi ibridi.

  • Caldaie e impianti a biomassa.

  • Solare termico.

  • Scaldacqua a pompa di calore.

  • Microcogenerazione.

  • Teleriscaldamento efficiente.


Efficienza edilizia

  • Isolamento termico (pareti, coperture).

  • Sostituzione chiusure trasparenti.

  • Schermature solari.


Interventi strategici

  • Trasformazione in edificio NZEB.

  • Illuminazione efficiente (interni ed esterni).

  • Building automation.

  • Colonnine di ricarica (se integrate con PDC).

  • Fotovoltaico (se abbinato a PDC).


5. Modalità di accesso per la PA

 

Accesso a prenotazione (principale)

  • La PA prenota l’incentivo prima dei lavori.

  • Può ottenere anticipazioni finanziarie.

  • Riduce il rischio di non ottenere il contributo.

 

Accesso diretto

  • Usato per interventi rapidi o urgenti.


6. Ruolo delle ESCo per la PA

  • Le ESCo sono fortemente incentivate.

  • Utili per:

    • anticipare investimenti;

    • ridurre il debito pubblico;

    • garantire risultati.

  • Operano tramite:

    • Contratti EPC;

    • PPP (partenariato pubblico-privato).

  • Spesso sono il Soggetto Responsabile.


7. Incentivi e premialità

  • Fino al 100% (casi prioritari).

  • +10% se si usano componenti prodotti nell’UE.

  • Incentivo erogato:

    • in 1 rata (importi ridotti);

    • o in più rate annuali.


8. Vantaggi rispetto alle detrazioni fiscali

  • Le detrazioni non sono utilizzabili dalla PA.

  • Il Conto Termico:

    • è l’unico incentivo diretto;

    • non dipende dalla fiscalità;

    • fornisce liquidità immediata.


9. Cosa NON finanzia

  • Nuove costruzioni.

  • Manutenzione ordinaria.

  • Interventi senza miglioramento energetico.

  • Spese non documentate o non conformi.


10. Errori da evitare (PA)

Non usare la prenotazione quando possibile.
Progetti poco integrati (impianti senza involucro).
Mancata verifica dei requisiti tecnici.
Non affidarsi a ESCo in interventi complessi.


In una frase

Per la Pubblica Amministrazione il Conto Termico 3.0 è lo strumento più efficace per riqualificare il patrimonio pubblico anche senza anticipare risorse, arrivando in molti casi a copertura totale della spesa.